In questo articolo, Nove anni dopo: il campionato 2016 di Ty Lue lo sta ancora proteggendo?, MyntJ si chiede se lo splendore del campionato 2016 stia svanendo per Coach Lue. Felicia Enriquez, alias Mynt J, è la conduttrice del podcast BlackLove e Basket – Edizione Compton. È una fan dei Clippers, una creatrice con credenziali NBA che rappresenta il PeachBasket.
Nove anni dopo: il campionato 2016 di Ty Lue lo sta ancora proteggendo?
I Los Angeles Clippers sono 3–6. Questo è un territorio familiare per il franchise; le stagioni precedenti hanno mostrato inizi lenti che alla fine si sono attenuati. Ma c’è una domanda più ampia che si sta sviluppando all’interno e all’esterno dell’organizzazione: quando il modello di inizio stagione smette di essere una curva di apprendimento e inizia a diventare un’identità di coaching?
In nove anni un intero arco di carriera può cambiare. Un bambino può andare dalla scuola materna alla scuola superiore. Un giocatore può scorrere più contratti o franchigie. La stessa NBA si è evoluta: è stato introdotto il Play-In, i sistemi offensivi sono stati modernizzati e le filosofie di costruzione dei roster sono cambiate.
Ancora Tyron Lue continua a puntare su un campionato del 2016, un titolo di un’epoca diversa, su una squadra diversa, con uno stile di basket diverso.
Le perdite consecutive mettono in luce difetti ricorrenti
I Clippers hanno ceduto due partite consecutive ai Phoenix Suns. Gara 8 a Phoenix è stata competitiva per tutto il primo tempo nonostante non lo fosse Kawhi Leonard O James Harden. I Clippers erano in vantaggio per tre all’intervallo prima che Phoenix aprisse il terzo quarto con un parziale di 21–8. Gara 9, in casa, ha seguito lo stesso copione: un primo tempo competitivo, seguito da corse decisive dei Suns per chiudere il secondo quarto e aprire il quarto.
I Clippers hanno tirato con il 53% in Gara 9 – e hanno comunque perso.
Non erano problemi di talento. Ivica Zubac produsse 23 e 11 e poi 21 e 15. Giovanni Collins ne ha consegnati 19 nel secondo gioco. Harden ha fornito 13 assist. La produzione non è il problema.
La preoccupazione ricorrente è il controllo del gioco e gli aggiustamenti in-game.
“Nove anni dopo, Ty Lue sta ancora cercando di vincere oggi con il progetto di ieri.”
John Collins dovrebbe iniziare?
La recente acquisizione di John Collins ha aumentato le aspettative sull’affidabilità della zona d’attacco. Le sue ultime cinque partite includono linee di punteggio di 14, 12, 17, 13 e 19. Derrick Jones Jr.pur essendo prezioso come difensore atletico di cambio, ha registrato una media di 12,2 punti, 2,2 rimbalzi e 1,0 stoppate nello stesso arco di tempo.
Sulla base delle esigenze produttive e posizionali, Collins si proietta più forte in un ruolo iniziale. Jones Jr. rimane efficace come ala complementare, ma il valore offensivo e interno di Collins è massimizzato meglio con l’utilizzo da titolare.
La responsabilità deve passare dai giocatori alla strategia
Dopo la partita contro Phoenix, Ty Lue ha ribadito una frase familiare: “Devo solo continuare a migliorare”. Questo è un messaggio ricorrente da due stagioni. Il problema non è più lo sforzo: il problema è la struttura.
La scorsa stagione con nove partite: 5–4.
La stagione prima: 3–6 e alla fine i Clippers finirono quarti in Occidente.
Sì, i Clippers sono già stati qui.
Ma a che punto il karma smette di darti una seconda possibilità?
A che punto impari a non continuare a cadere nello stesso buco di inizio stagione e inizi effettivamente MEGLIO rispetto agli anni precedenti?
Questa è la mentalità proattiva e competitiva di cui questa squadra ha bisogno.
Cosa dicono i fan
Il sentimento pubblico sui social riflette la crescente frustrazione nei confronti della direzione del coaching:
- “Ballmer, assumi già Mike Malone: smettila con queste sciocchezze!”
- “Per favore, licenzia quest’uomo. È orribile e non gli importa. Sta solo incassando un assegno.”
- “È tempo di cambiare il coaching e il GM.”
Guardando avanti
Atlanta – 5-5 dopo aver battuto i Lakers 122–102 – è la prossima nel programma dei Clippers. La Western Conference è troppo competitiva per presumere che “la svolta cambierà” in seguito. Le prime perdite contano come quelle di marzo. Se i Clippers vogliono rimanere tra i primi 6 contendenti ed evitare lo scenario Play-In, hanno bisogno di soluzioni moderne, logica di rotazione moderna e una mentalità competitiva moderna adesso.
Quel campionato è vecchio. Questo elenco ha bisogno di soluzioni moderne, non di convalida storica.

