EICMA Il 2025 ha chiarito una cosa: il futuro del motociclismo si appoggia fortemente al suo passato. Da BMWè tanto atteso F450GS E Reale Enfieldsi è evoluto Himalayano lineup alla rinascita di icone britanniche e italiane come Norton, BSA, Moto MoriniE Aprilialo show floor era pieno di macchine avventurose e dual-sport che fondono l’ingegneria moderna con distintivi familiari e consacrati dal tempo.
EICMA non è solo un luogo in cui i marchi motociclistici possono mostrare i loro ultimi prodotti: è un palcoscenico globale che mette in mostra il futuro delle prestazioni, del design e dell’innovazione sotto un unico tetto. Come ogni anno, all’evento di Milano di quest’anno sono stati numerosi i lanci e le rivelazioni, ma una cosa ha risaltato: la resurrezione di marchi e motociclette, soprattutto nella categoria delle bici da avventura.
Ora che ci penso, questo ha molto senso. Man mano che i mercati maturano e i motociclisti diventano nostalgici, c’è un rinnovato appetito per le macchine che fondono prestazioni moderne con un’anima vecchia scuola. La sfilata di quest’anno ha catturato perfettamente quello spirito, e non solo attraverso lo stile retrò; c’era molto di più.
Quello della BMW mini GS guida la carica –
• BMW F 450 GS: una moto da avventura leggera con il DNA Dakar
Aprire la strada è stato BMW Motorradche ha svelato il tanto atteso F450GS. Per anni, BMWLa formazione avventurosa di è stata dominata dai pesi massimi R1250GS (recentemente sostituita dalla 1300) e le serie 800 e 900 di medie dimensioni, ma la 450 riporta il marchio in un segmento che ha contribuito a definire decenni fa: bici da avventura leggere, di origine rally, progettate per essere guidate duramente e lontano.
La bici sarà prodotta dall’India Motore TVSlo stesso produttore su cui ha lavorato G 310 della BMW modelli. Ciò include anche il motore: un nuovissimo bicilindrico parallelo da 420 cc che produce 48 cavalli e 32 lb-ft di coppia. Tutto quel potere dovrebbe sembrare ancora più incisivo considerando il F450GS pesa 393 libbre, rispetto al Himalayano 450sono 432 libbre e il Stambecco 450‘s 430 libbre di peso a umido.
Compatto, incisivo e inconfondibilmente GSil nuovo modello segnala una spinta strategica verso i motociclisti più giovani e i mercati emergenti, dove l’accessibilità e la versatilità contano tanto quanto il valore del badge. La parte migliore di F450GS è che serve come un sottile cenno a BMWè la storia della vittoria della Parigi-Dakar. L’unica vera domanda è quando arriverà negli Stati Uniti.
BMW F450GS | Credito fotografico: BMW Motorrad
• Royal Enfield Himalayan Rally 450 e 750: evoluzione di un’icona dell’avventura
Se BMW rappresenta il patrimonio reinterpretato, Reale Enfield incarna il patrimonio raffinato. Il produttore indiano ha passato gli ultimi dieci anni a modernizzare metodicamente la sua gamma senza perdere il suo fascino vintage. A EICMA, Enfield ha compiuto un altro passo coraggioso svelando il Rally Himalayano 450 (confezionato come Himalayano 450 Mana Nero) e offrendo uno scorcio di ciò di cui tanto si parla Himalayano 750.
Entrambe le bici testimoniano il profondo legame del marchio con l’esplorazione a lunga distanza. IL 450 mana nero L’edizione vanta una combinazione di colori nero opaco con accessori da rally, tra cui un parafango alto in stile becco, un sedile piatto in stile panca, protezioni per le nocche e un pannello posteriore in stile rally di serie.
Royal Enfield Himalayan 450 Mana Nero (Rally) | Credito fotografico: Royal Enfield
IL 750 himalayanopresentato come un modello “work in progress” con dettagli limitati, è costruito attorno a un motore da 750 cc. Il motore sembra molto simile a RIFè il bicilindrico da 650 ma probabilmente avrà una corsa più lunga rispetto all’unità da 650 cc. La bici stessa sembra utilizzare un telaio completamente nuovo con un cannotto rivisto e un nuovo telaio ausiliario. Le sospensioni sono composte da forcelle anteriori USD regolabili e monoammortizzatore, mentre il design rimane inconfondibilmente retrò, portando avanti la stessa filosofia dell’attuale Himalayano.
• Norton e BSA: i marchi motociclistici britannici classici ritornano nel segmento ADV
Norton Il ritorno storico delle motociclette Motore TVSLa leadership di è continuata con l’introduzione di una gamma di motociclette completamente nuova, inclusa la reintrodotta Atlante E Atlante GT modelli avventurosi costruiti attorno a un motore bicilindrico in linea da 585 cc e Kayaba sospensione.
IL Atlante I gemelli sposano la tradizionale estetica bicilindrica britannica con un’ingegneria all’avanguardia, combinando serbatoi scolpiti, geometria verticale e una silhouette distinta che ricorda un’epoca in cui le motociclette erano allo stesso tempo belle e brutali.
Atlante Norton | Credito fotografico: Norton Moto
Ma Norton non è l’unico marchio britannico a scrivere un revival. BSA Motociclette ha presentato la sua prima motocicletta avventurosa, la Fulmine 334. Sulla base di Avventura Yezdi (venduto in India), è un ADV compatto e accessibile che prende in prestito spunti stilistici dal suo omonimo degli anni ’60.
È alimentato da un motore monocilindrico da 334 cc raffreddato a liquido conforme agli standard Euro 5+. La bici è dotata di tre modalità ABS: Pioggia, Strada e Fuoristrada, insieme a una trasmissione a sei velocità e al controllo della trazione. Sono inoltre presenti forcelle USD, un monoammortizzatore posteriore regolabile nel precarico, una frizione slittante e assistita e un paracolpi rinforzato per l’utilizzo su terreni diversi.
È un vero e proprio ADV che sembra in grado di resistere e lo fa con molto fascino. Dove l’originale Fulmine era un simbolo delle prestazioni del dopoguerra, la versione moderna incarna la praticità di piccolo calibro e la sensibilità del design classico – un promemoria che l’eredità non deve significare un’elevata cilindrata.
BSA Thunderbolt 334 | Credito fotografico: BSA Motociclette
• Moto Morini e Aprilia: ampliano la gamma ADV in Italia
I prossimi sul carro del revival sono i marchi italiani. Il primo è Moto Moriniche ha rivelato il suo nuovissimo monocilindrico Kanguro enduro. Per chi non lo sapesse, il nome risale agli anni ’80, quando apparteneva a un pratico dual-sport che fondeva l’utilità con lo stile italiano.
La versione 2025 cattura lo stesso spirito, avvolto attorno a un telaio moderno e a una piattaforma motore che la rendono molto più capace del suo predecessore. Il suo monocilindrico da 300 cc sviluppa 34 cavalli e 20 lb-ft di coppia, rendendolo adatto anche ai possessori di patente A2.
L’enduro è costruita su un telaio in acciaio con forcellone in alluminio, forcella anteriore da 41 mm e ammortizzatore posteriore con collegamento progressivo, che offre 9,8 pollici di escursione della ruota. L’ABS è commutabile e Moto Morini offre anche a Rally versione, che presenta un parafango basso e un parabrezza compatto.
Moto Morini Kanguro 300 | Credito fotografico: Moto Morini
Poi c’è Apriliache prevede di espandere la propria gamma Adventure con Tuareg 457democratizzando efficacemente il venerato Tuareg targhetta. Mentre Aprilia deve ancora rivelare formalmente la moto, ci sono stati diversi avvistamenti, l’ultimo in Tunisia. Probabilmente condividerà il RS 457, che produce 47,6 cavalli, e dovrebbe avere un serbatoio del carburante da 7,9 galloni e un peso a secco di 353 libbre.
• Perché la tendenza al revival ha senso
COME EICMA in conclusione, sembrava che l’industria motociclistica avesse chiuso il cerchio. Dopo anni passati a inseguire motori più grandi e tecnologie sempre più complesse, i produttori sembrano ora rivolgersi verso motociclette semplici e piene di sentimento che danno priorità all’accessibilità sopra ogni altra cosa.
Allora perché l’improvvisa ondata di revival? La risposta sta in un mix di emozione ed economia. In un mondo sempre più digitalizzato, elettrico e orientato all’efficienza, le motociclette rimangono uno dei pochi prodotti alimentati tanto dalle sensazioni quanto dalla funzionalità. I produttori hanno capito che attingere alla loro storia non piace solo agli appassionati più anziani, ma trova risonanza anche tra i motociclisti più giovani che cercano autenticità in un mare di macchine sempre più tecnologiche. Inoltre, continuiamo a vedere marchi defunti, che sono stati presi in giro per decenni, ora acquistati e rianimati da produttori asiatici che cercano di portare entusiasmo e valore nel mercato motociclistico.
C’è anche una chiara logica aziendale. Far rivivere una targa dormiente comporta meno rischi che inventarne una nuova. L’eredità offre ai marchi il vantaggio di un riconoscimento immediato, mentre l’ingegneria moderna garantisce prestazioni e conformità agli standard globali. È un win-win che permette alle aziende di crescere senza perdere la propria identità.
E se quest’anno EICMA Questo è indicativo del fatto che il passato non sta semplicemente tornando: sta accelerando verso il futuro, a tutto gas.

