Una chiamata all’UCI: Crea regole che riflettono i ciclisti reali, i dati reali e la sicurezza del pilota
OTTAWA, 16 giugno 2025-Myvelofit, alimentato dalla più grande raccolta di dati di adattamento richiesti dai cavalieri al mondo, sta esortando il Cicliste Union Internationale (UCI) a riconsiderare le modifiche delle regole recentemente annunciate per quanto riguarda le larghezze del manubrio. La società ha lanciato una petizione pubblica chiedendo un approccio più ponderato e basato sui dati che protegge la sicurezza dei piloti, la biomeccanica e l’inclusività, specialmente per le donne.
Il nuovo regolamento stabilisce un minimo di larghezza del manubrio da esterno di 40 cm e, più criticamente, una larghezza minima interna di 32 cm tra le leve del freno. Questo cambiamento apparentemente piccolo ha profonde conseguenze per decine di migliaia di ciclisti.
“Sulla base dei nostri dati di adattamento dei ciclisti del mondo reale, la larghezza media del manubrio per le donne dovrebbe essere più vicina a 38 cm, non 40 cm”, ha affermato Jesse Jarjour, CEO di MyveLofit. “Questa regola potrebbe mettere a dura prova i piloti più piccoli, peggiorare l’ergonomia e aumentare il rischio di lesioni”.
Preoccupazioni chiave sollevate da myvelofit
Impatto sproporzionato sulle donne: il requisito di larghezza minima non riflette le esigenze anatomiche delle cicliste e dei ciclisti più piccoli, escludendo efficacemente le loro opzioni di adattamento ottimali.
Conseguenze biomeccaniche: l’adattamento corretto spesso include una modesta rotazione della leva verso l’interno per ridurre la tensione del polso e prevenire l’impingement dei nervi. La nuova regola può renderlo impossibile per molti ciclisti.
Compatibilità delle apparecchiature moderne: i progetti a leva come Shimano Di2 spingono già i limiti della conformità anche senza rotazione interna, esacerbando il rischio di non conformità.
Aumento del rischio di lesioni: una cattiva vestibilità guidata dalla regolamentazione – grave rispetto alle prestazioni o alla sicurezza – può contribuire alle lesioni muscoloscheletriche nel tempo.
Intenzioni fuorviate?: Sebbene l’UCI non abbia chiarito l’obiettivo, potenziali motivi come limitare le posizioni aerodinamiche o affrontare le configurazioni troppo strette sono unilaterali. La regola non considera l’effetto altrettanto dannoso del manubrio troppo largo per il corpo di un pilota.
“Se una regola deve esistere, dovrebbe essere basata su dati reali. Un minimo di 38 cm sarebbe molto più inclusivo e sicuro”, ha aggiunto Jesse Jarjour.
Una soluzione basata sui dati
Con il più grande database di misurazioni dell’adattamento della bici a livello globale, MyveLofit sostiene i regolamenti radicati in prove biomeccaniche, non numeri arbitrari. Se l’UCI deve avere un regolamento che MyVofit propone un minimo di 28 cm all’interno della larghezza della leva in quanto ciò si allinea più accuratamente con le proporzioni del pilota del mondo reale ed evita di penalizzare i ciclisti e le donne più piccoli.
Agire
La petizione, Disponibile quiInvita i ciclisti, gli allenatori, i team e le parti interessate del settore a stare insieme e chiedere all’UCI di riconsiderare questa modifica a favore delle normative sostenute da dati, inclusive e del pilota.
Su myvelofit
MyveLofit è un fornitore leader di software e strumenti di adattamento per bici Ai-Bike per ciclisti di tutti i livelli. Con la più grande raccolta di dati di adattamento ai ciclisti al mondo, Myvelofit è impegnato a far avanzare le prestazioni, il comfort e la sicurezza dei piloti attraverso soluzioni personalizzate e accessibili.
