Sei organizzazioni dei settori dello sport e dell’attività fisica hanno unito le forze per lanciare il Coalizione per i bambini attivi (ACC)un’iniziativa globale volta ad affrontare il crescente problema dell’inattività fisica tra i bambini e gli adolescenti.
La coalizione riunisce l’International Sport and Culture Association (ISCA), la International Society for Physical Activity and Health (ISPAH), la World Federation of the Sporting Goods Industry (WFSGI), la Active Healthy Kids Global Alliance (AHKGA), Cities for Better Health (Novo Nordisk) e l’Università della Danimarca meridionale.
La coalizione condivide le conoscenze e aumenta la consapevolezza attraverso canali digitali, resoconti e social media, presentando anche casi di studio del mondo reale e risorse innovative per motivare l’azione.
I membri dell’ACC guidano il cambiamento implementando progetti di collaborazione e offrendo opportunità di impegno attraverso riunioni online, gruppi di lavoro ed eventi importanti come il Congresso MOVE 2025 e il Congresso ISPAH 2026. La coalizione sostiene inoltre messaggi allineati tra settori e discipline e spinge per cambiamenti politici che supportino l’attività fisica.
Secondo l’ACC, l’81% degli adolescenti non riesce a soddisfare i livelli di attività fisica raccomandati dall’OMS a livello globale e, se la tendenza continua, si prevede che l’onere finanziario dell’inattività sui sistemi sanitari pubblici raggiungerà circa 300 miliardi di dollari tra il 2020 e il 2030.
Sebbene più della metà dei paesi disponga di politiche nazionali sull’attività fisica, meno del 40% di queste vengono attivamente implementate.
Lanciata la Coalizione Active Children per contrastare l’inattività giovanile “Sappiamo cosa funziona. Ora è il momento di agire”, ha affermato Caroline Brooks, responsabile dell’attività fisica del WFSGI e membro fondatore dell’ACC. “Nessun singolo settore può risolvere questo problema da solo. Le scuole, i club sportivi, gli urbanisti, la società civile e i partner commerciali devono lavorare tutti insieme per aiutare i bambini a spostarsi di più”.

